Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45414 del 5 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:45414PEN

Massima

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La presentazione di una dichiarazione sostitutiva di certificazione contenente false attestazioni circa il possesso della cittadinanza italiana o di altro Paese dell'Unione Europea, al fine di ottenere indebitamente un beneficio economico previsto dalla legge per i cittadini comunitari, integra gli estremi del reato di truffa aggravata, in quanto tale condotta costituisce un artificio idoneo ad indurre in errore l'ente erogatore circa la sussistenza dei requisiti richiesti per l'erogazione del contributo, determinando così l'ingiusto profitto del percettore. La fattispecie di cui all'art. 316-ter c.p. ha carattere residuale e sussidiario rispetto al delitto di truffa aggravata, di cui può concorrere a integrare gli elementi costitutivi, qualora la falsa dichiarazione si traduca in una artificiosa rappresentazione della realtà idonea a indurre in errore il soggetto passivo. Pertanto, la mera presentazione di una dichiarazione mendace, in presenza di un obbligo giuridico di veridicità presidiato da sanzione penale, è idonea a configurare gli artifizi e raggiri previsti per il delitto di truffa, senza che rilevi la circostanza che il documento di identità esibito dall'interessato contenesse elementi contraddittori circa la cittadinanza, atteso che tale documento era destinato a consentire l'identificazione del percettore e non a certificarne lo status civitatis. Analogamente, non assume rilievo la confusione normativa o le modalità amministrative di erogazione del beneficio, in quanto il requisito della cittadinanza era chiaramente indicato nel modulo sottoscritto dall'interessato e di immediata percezione, sicché la falsa dichiarazione in proposito integra gli estremi dell'artificio idoneo a indurre in errore l'ente erogatore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di MILANO;

nei confronti di:

1) PA. MI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 10/07/2007 GIP TRIBUNALE di VARESE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA ALBERTO.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza del 10 luglio 2007, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Varese ha assolto PA. MI. dai deli…

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