Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38280 del 30 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:38280PEN

Massima

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Il proprietario di un immobile, pur non avendo direttamente partecipato ai lavori di restauro, può essere ritenuto responsabile del danneggiamento di reperti archeologici rinvenuti casualmente durante i lavori, qualora sia provato che egli era a conoscenza del ritrovamento e abbia condiviso e autorizzato le complesse e costose operazioni di frazionamento e trasferimento altrove dei reperti stessi, senza provvedere alla denuncia e alla conservazione dei medesimi, come prescritto dalla normativa di tutela del patrimonio culturale. La responsabilità del proprietario non può essere esclusa per il solo fatto che egli non avesse la disponibilità materiale delle chiavi del cantiere o dell'area adibita a discarica, essendo sufficiente il suo interesse, anche di natura economica, alla realizzazione dell'intervento edilizio per ritenere il suo pieno e diretto coinvolgimento nel reato di danneggiamento. La valutazione della prova, fondata su criteri di verosimiglianza e massime di esperienza, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato. La mancata effettuazione di una perizia, richiesta dalla difesa, non costituisce motivo di ricorso per cassazione, trattandosi di un mezzo di prova "neutro" rimesso alla discrezionalità del giudice, il cui diniego è insindacabile se sorretto da congrua motivazione. L'inammissibilità del ricorso per cassazione preclude la possibilità di rilevare e dichiarare la prescrizione del reato maturata successivamente alla sentenza impugnata o anche in data anteriore, ma non dedotta né rilevata nel giudizio di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BU. Vi. n. (OMESSO);

LA. PO. Al. n. (OMESSO);

TU. Ar. n. (OMESSO);

avverso la sentenza emessa in data 29 gennaio 2008 dalla Corte di appello di Roma;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAMMINO Matilde;

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, Sost. Proc. Gen. Dott. CIAMPOLI Luigi, che ha chiesto la dichiarazion…

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