Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20485 del 9 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:20485PEN

Massima

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L'indirizzo IP costituisce un elemento di prova idoneo a identificare il dispositivo elettronico utilizzato per commettere un reato informatico, come l'accesso abusivo a sistema informatico e la sostituzione di persona, anche in assenza di ulteriori accertamenti tecnici, purché tale elemento sia valutato unitamente ad altri indizi convergenti, secondo i principi di valutazione della prova logica di cui all'art. 192, comma 2, c.p.p. Pertanto, il giudice di merito può fondare il giudizio di responsabilità sull'attribuzione dell'illecita condotta all'imputato in quanto esclusivo utilizzatore del dispositivo connesso all'indirizzo IP, sulla base delle dichiarazioni dell'intestatario dell'utenza e di altri elementi indiziari, senza che sia necessario procedere ad accertamenti tecnici ulteriori, qualora l'imputato non abbia fornito prova contraria, come la denuncia di un accesso abusivo all'indirizzo IP o la dimostrazione di una potenza della banda Wi-Fi tale da poter essere intercettata dall'esterno nonostante la protezione mediante password. In tali ipotesi, la motivazione del giudice di merito che abbia adeguatamente illustrato la convergenza degli elementi indiziari è immune da censure in sede di legittimità, non potendosi in questa sede procedere a una rilettura autonoma degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/01/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALESSANDRINA TUDINO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. CORASANITI GIUSEPPE che ha concluso per il rigetto
Udito il difensore l'avvocato (OMISSIS) si associa alle conclusioni del PG; deposita conclusioni e nota spese.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impug…

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