Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21415 del 21 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:21415PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere, applicato nei confronti di un indagato per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, è congruamente motivato e supera il vaglio di legittimità, in quanto la motivazione è esaustiva, immune da palesi vizi di logica e coerente con i principi di diritto enunciati dalla Corte di Cassazione. Nonostante la sentenza della Corte Costituzionale n. 57 del 2013, che ha dichiarato l'incostituzionalità della presunzione assoluta di adeguatezza della custodia in carcere per i delitti aggravati ex art. 7 d.l. n. 152 del 1991, tale presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e quella assoluta di adeguatezza della custodia in carcere, di cui all'art. 275 c.p.p., comma 3, continuano ad applicarsi nei confronti dell'indagato per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, in quanto tale fattispecie è ben diversa dai reati aggravati ex art. 7 citato, riferendosi a condotte pienamente espressive dei connotati di illiceità previsti dall'art. 416-bis c.p. Il giudice di merito, nel confermare la misura cautelare, ha ritenuto che non si prospettano mutamenti di fatto tali da indurre a ritenere affievolite le esigenze cautelari, in considerazione delle gravi modalità della condotta posta in essere dall'indagato, che hanno consentito alla consorteria mafiosa di accrescere la propria potenza economica. Pertanto, la motivazione del provvedimento impugnato supera il vaglio di legittimità, in quanto esaustiva, immune da palesi vizi di logica e coerente con i principi di diritto enunciati dalla Corte di Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria, sezione del riesame in data 27/10/2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)) di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. C…

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