Cassazione civile Sez. Trib. sentenza n. 34575 del 30 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:34575CIV

Massima

Massima ufficiale
La declaratoria di illegittimità costituzionale di una norma non riverbera effetti sulle sentenze che di quella norma hanno fatto applicazione quando non vi sia stata impugnazione del relativo capo, a nulla rilevando che altri capi della sentenza siano stati impugnati ed il relativo giudizio sia ancora pendente al momento della pronuncia della Corte costituzionale. (Nella specie, la S.C. ha dichiarato l'inammissibilità del rilievo afferente il difetto di giurisdizione, siccome non dedotto come motivo d'appello, benché fosse nelle more intervenuta la sentenza della Corte Costituzionale n. 64 del 2008 che, nella pendenza del giudizio, aveva dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 2, comma 2, secondo periodo, del d.lgs. n. 546 del 1992 che attribuiva alla Commissione tributaria le controversie riguardanti la debenza del canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche di cui all'art. 63 del d.lgs. n. 46 del 1997).

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