Il coinvolgimento in un'associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di truffe in danno di enti previdenziali, anche attraverso l'assunzione di cariche formali all'interno della stessa, integra la responsabilità penale degli imputati per i reati di associazione per delinquere e truffa aggravata, a prescindere dalla prova della loro partecipazione diretta agli atti materiali delle singole truffe, essendo sufficiente l'adesione consapevole all'associazione criminosa e il ruolo ricoperto all'interno della stessa. La Corte di Cassazione, in sede di legittimità, non può riesaminare le valutazioni di fatto compiute dal giudice di merito, le quali devono ritenersi insindacabili ove sorrette da un impianto argomentativo logico e coerente, non potendosi sostituire a queste con una diversa ricostruzione delle risultanze processuali, anche se prospettata in maniera più favorevole per il ricorrente.