Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile, anche senza opere edilizie, finalizzato alla creazione di luoghi di culto o centri sociali, è assoggettato a permesso di costruire, il cui rilascio è subordinato alla verifica di conformità allo strumento urbanistico comunale, con particolare riferimento al Piano delle attrezzature religiose. Tuttavia, la mera previsione statutaria di finalità educative e di volontariato, nonché di adesione di persone di fede musulmana, non è di per sé sufficiente a ricondurre l'utilizzo dei locali ad "attrezzature religiose" ai sensi della normativa regionale, in assenza di una adeguata attività istruttoria volta a verificare concretamente l'effettiva attività svolta dall'associazione richiedente nella propria sede. Pertanto, il diniego di mutamento di destinazione d'uso fondato esclusivamente su tali presupposti risulta illegittimo per difetto istruttorio, non essendo state accertate le reali finalità e modalità di utilizzo dei locali da parte dell'associazione.