Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48917 del 25 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:48917PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio aggravato dalla premeditazione si configura quando l'agente, dopo essersi preventivamente procurato un'arma, esplode un colpo di arma da fuoco da distanza ravvicinata contro la vittima, con l'intenzione di ucciderla, anche se il colpo non la raggiunge mortalmente. Sussiste la premeditazione quando la decisione di uccidere è stata presa in precedenza e mantenuta ferma fino alla data del fatto, realizzata mediante un vero e proprio agguato notturno. La ferita riportata dalla vittima, compatibile con un colpo di arma da fuoco, e le circostanze del fatto, come l'uso di una pistola e l'esplosione del colpo da breve distanza, sono elementi dimostrativi dell'elemento psicologico del reato. L'assenza di reiterazione dello sparo non esclude il dolo di tentato omicidio, potendo l'azione essere stata posta in essere a scopo intimidatorio, con dolo eventuale di omicidio. La mancata esecuzione della prova dello stub sulla persona dell'imputato, pur essendo una carenza investigativa, non è decisiva né per provare né per smentire la tesi accusatoria. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione del materiale probatorio a quella del giudice di merito, se la motivazione della sentenza impugnata non risulta manifestamente illogica o contraddittoria con specifici atti del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/05/2016 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ROCCHI GIACOMO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI LEO GIOVANNI, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA, che conclude riportandosi ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATT…

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