Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17215 del 27 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:17215PEN

Massima

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Il reato di diffamazione non sussiste quando la comunicazione del contenuto ritenuto diffamatorio sia stata effettuata in forma riservata e personale al solo destinatario, senza che l'autore abbia voluto o previsto che il medesimo potesse giungere a conoscenza di altri soggetti. Il diritto di critica, infatti, non incontra limiti nell'oggetto dei fatti denunciati, purché la comunicazione sia diretta al solo soggetto interessato e non comporti la divulgazione a terzi. Pertanto, la mera informativa di fatti ritenuti illeciti, indirizzata in via riservata al responsabile di un ente, non integra gli estremi del reato di diffamazione, in assenza della diffusione del contenuto a una pluralità di destinatari. La valutazione circa l'eventuale apertura di un procedimento disciplinare a carico del soggetto destinatario della comunicazione non è sufficiente a configurare il presupposto della comunicazione con più persone, necessario per la sussistenza del reato, ove non emerga l'intento dell'autore di provocare tale conseguenza. Il diritto di critica, pertanto, non incontra limiti nell'oggetto dei fatti denunciati, purché la comunicazione sia diretta al solo soggetto interessato e non comporti la divulgazione a terzi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/02/2015 del Tribunale di Castrovillari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ZAZA Carlo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata veniva confer…

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