Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 735 del 2011

ECLI:IT:TARPA:2011:735SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie abusive è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente qualora il medesimo provvedimento, riferito al medesimo immobile, sia già stato oggetto di precedente sentenza di rigetto. In tali casi, l'eventuale accoglimento del nuovo ricorso non produrrebbe alcuna concreta utilità in favore del ricorrente, essendo già stata definitivamente accertata la legittimità del provvedimento di demolizione. Il principio di economia processuale impone pertanto di dichiarare improcedibile il ricorso, senza necessità di esaminare nel merito le censure proposte, in quanto la pronuncia di rigetto della precedente impugnazione ha già esaurito ogni utilità per il ricorrente. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse si applica anche in assenza di costituzione in giudizio della parte intimata, non essendo necessaria alcuna statuizione sulle spese processuali.

Sentenza completa

N. 02080/2006
REG.RIC.

N. 00735/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02080/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2080 del 2006, proposto da Greca Gaetano, rappresentato e difeso dall'avv. Walter Tesauro ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell’avv. Danilo Daniele, sito in Palermo, via Isidoro Carini, n. 43;

contro

il Comune di Caltanissetta, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell'ingiunzione n. 1359/2006 emessa dal Comune di Caltanissetta e notificata in data 29 giugno 2006, con la quale il Comune ha ingiunto la demolizione di alcune opere abusive.

Visto il ricorso con i relativi allegati;

Vista l’ordinanza n. 1…

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