Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18453 del 4 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:18453PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'appartenenza ad un'associazione di tipo mafioso può essere provata oltre ogni ragionevole dubbio sulla base di plurime fonti di prova, tra cui le dichiarazioni accusatorie rese da collaboratori di giustizia, le intercettazioni ambientali e le conversazioni telefoniche, anche in assenza di contestazione di specifici reati-fine del sodalizio criminale. L'accertamento della responsabilità associativa non richiede la dimostrazione di un ruolo di primissimo piano dell'imputato nell'organizzazione mafiosa, essendo sufficiente la sua stabile disponibilità a svolgere le mansioni più utili per il perseguimento degli obiettivi criminosi della consorteria, in qualità di partecipe o gregario. Le modalità tecniche di esecuzione delle intercettazioni ambientali, anche con l'ausilio di impianti esterni alla Procura, sono legittime purché sia adeguatamente motivata l'inidoneità degli strumenti in dotazione dell'ufficio inquirente, senza che sia necessaria la specifica indicazione delle ragioni di urgenza. Analogamente, le operazioni di trascrizione e traduzione dal dialetto delle conversazioni intercettate, svolte dal perito con la partecipazione delle parti, non determinano nullità o inutilizzabilità delle prove, costituendo al più mere irregolarità nell'espletamento dell'incarico. Infine, le dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia in procedimenti precedenti sono utilizzabili anche senza la rinnovazione dell'esame, qualora il dichiarante sia divenuto irreperibile o versi in condizioni di salute che ne impediscono l'utile escussione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. PAOLONI Giacom - rel. Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. VILLONI O. - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 07/05/2013 della Corte di Assise di Appello di Messina;

esaminati gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;

udita la relazione del consigliere ((omissis));

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore generale IACOVIELLO ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;

udito il difensore delle parti civili F.A.I., A.C.I.B., Comune di Brolo e (OMISSIS), a…

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