Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 203 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:203SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento dovuto e sufficientemente motivato con il mero accertamento dell'esecuzione di un intervento in assenza del prescritto titolo abilitativo, senza che sia necessaria una particolare motivazione in ordine all'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, essendo tale interesse in re ipsa nel ripristino dell'assetto urbanistico violato. L'amministrazione comunale, una volta accertata l'esecuzione di opere in assenza del permesso di costruire, deve disporne senza indugio la demolizione, non essendo tenuta ad alcuna ulteriore valutazione discrezionale. La domanda di sanatoria può essere rigettata qualora l'intervento edilizio non risulti conforme alla disciplina urbanistica vigente nell'area interessata, senza che l'amministrazione debba considerare le caratteristiche sostanziali dell'area e la sua vocazione nel tempo, essendo l'istituto dell'accertamento di conformità preordinato a consentire la sanatoria esclusivamente di violazioni formali, in relazione alle quali la valutazione operata dall'amministrazione è rigorosamente vincolata. Pertanto, il provvedimento di rigetto della domanda di sanatoria, adeguatamente motivato sull'assenza dei presupposti per l'accoglimento, è legittimo e non necessita di una particolare motivazione in ordine all'interesse pubblico, trovando applicazione l'art. 21-octies della legge n. 241/1990 qualora il contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato.

Sentenza completa

N. 07543/2006
REG.RIC.

N. 00203/2014 REG.PROV.COLL.

N. 07543/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7543 del 2006, integrato da motivi aggiunti, proposto da ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio
ex lege
(art. 25 c.p.a.) presso la Segreteria di questo T.A.R.;

contro

il Comune di Crispano, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza n. 49 (prot. n. 9242) dell’11 settembre 2006, con la quale è stata ingiunta a ((omissis)) e ((omissis)) la demolizione delle opere asseritamente abusive realizzate nell’area in proprietà sita nel Comune di Crispano;

b) dell’ordin…

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