Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 6167 del 2008

ECLI:IT:TARMI:2008:6167SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, nell'esaminare il ricorso presentato dalla società Cb. Ou. S.r.l. contro il Comune di Milano per l'annullamento del provvedimento di diniego all'installazione di un impianto pubblicitario su suolo pubblico, ha enunciato i seguenti principi di diritto: 1. L'installazione di mezzi pubblicitari su suolo pubblico postula un provvedimento di concessione dell'uso del medesimo, non bastando a tale scopo il solo provvedimento autorizzatorio. Infatti, l'autorizzazione all'esposizione dei mezzi pubblicitari e la concessione dell'uso del suolo pubblico presuppongono valutazioni differenti, essendo attinenti alla tutela di interessi pubblici diversi: il procedimento autorizzatorio si esaurisce nel giudizio di "non incompatibilità" dell'attività privata con l'interesse pubblico, mentre è solamente con il procedimento concessorio che ha luogo la valutazione della conformità di tale attività con il pubblico interesse. Pertanto, quando l'esposizione degli impianti di pubblicità avviene su suolo pubblico, l'occupazione del predetto suolo fa sì che non si possa in alcun modo prescindere dalla citata valutazione di conformità, la cui complessità rende inconcepibile che si possa formare tacitamente il provvedimento finale concessorio. 2. Qualora un provvedimento sia sorretto da più motivazioni, la validità di una soltanto delle argomentazioni poste autonomamente a base del provvedimento medesimo è di per sé sufficiente, per il principio di resistenza, a sorreggerne il contenuto, sicché il venir meno di un'altra motivazione non può provocare l'illegittimità dell'atto impugnato. 3. L'elenco delle cause ostative all'installazione di impianti pubblicitari previsto dall'art. 7.7 del Regolamento comunale di pubblicità è tassativo, sicché non possono essere addotte a fondamento del diniego ragioni diverse da quelle ivi espressamente indicate, come ad esempio esigenze di decoro urbano o di sicurezza stradale non riconducibili alle specifiche previsioni regolamentari. 4. Il divieto di installare impianti pubblicitari su aree a verde pubblico, previsto dall'art. 7.7, lett. a), del Regolamento comunale di pubblicità, riguarda non soltanto le aree destinate a verde pubblico dallo strumento urbanistico, ma anche tutte quelle zone in cui si possano rinvenire le caratteristiche proprie delle aree a verde, indipendentemente dalla loro destinazione urbanistica e dallo stato di manutenzione. Tuttavia, tale divieto non può trovare applicazione in assenza di una effettiva e comprovata connotazione di area a verde pubblico dell'area interessata dall'installazione del manufatto pubblicitario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA LOMBARDIA
Sezione Terza
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso R.G. n. 4705/1997, proposto dalla società Cb. Ou. S.r.l. (attuale denominazione sociale della Sm. S.p.A.), in persona del suo Amministratore delegato e legale rappresentante pro tempore, dott. Lu. St., rappresentata e difesa dall'avv. Al. Bi. ed elettivamente domiciliata presso lo studio dell'avv. Al. Sa. Ma., in Mi., l.go To. (...)
contro il
Comune di Mi., in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti Ma. Ri. Su. ed An. Fr., e con domicilio eletto presso gli uffici della Avvocatura Comunale, in Mi., via De. Gu. (...)
per l'annullamento, previa sospensione dell'esecuzione,
- del provvedimento del Comune di Mi. prot. n. 13791 del 24 giugno 1997, di cui alla nota del predetto Comune - Settore Finanze Tributarie prot. n. 13312 del 24 giugno 2008, c…

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