Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32223 del 23 agosto 2010

ECLI:IT:CASS:2010:32223PEN

Massima

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La presunzione di inadeguatezza di misure cautelari diverse dalla custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i reati di cui all'art. 51, comma 3-bis, c.p.p., tra cui il reato di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, impone al giudice di disporre la custodia cautelare in carcere, salvo che non accerti l'insussistenza di esigenze cautelari, nel qual caso deve disporre la liberazione dell'imputato, senza poter sostituire la custodia carceraria con misure meno afflittive come gli arresti domiciliari. Il giudice che, in violazione di tale presunzione, sostituisce la custodia carceraria con gli arresti domiciliari commette un errore di diritto, legittimamente censurato dal tribunale in sede di riesame, il quale è tenuto a ripristinare la più grave misura cautelare nei confronti dell'imputato condannato per il reato di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ca. Vi. ;

avverso l'ordinanza del tribunale di Napoli, emessa il 27.4.2010;

letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

udita la relazione del Cons. Dott. F. Ippolito;

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale, GERACI V., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Osserva in:

FATTO E DIRITTO

1. Con ordinanza pronunciata …

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