Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 936 del 2013

ECLI:IT:TARLT:2013:936SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è legittimo qualora: 1. Non sia possibile stabilire con certezza la data di realizzazione delle opere oggetto della domanda di sanatoria, essendo l'onere di provare il completamento entro il termine previsto dalla legge a carico del richiedente. Anche se i lavori risultano in corso alla data del sopralluogo, ciò è indice della mancata ultimazione entro il termine utile per beneficiare del condono. 2. Il volume del manufatto per il quale è stata presentata la domanda di sanatoria superi il limite di 300 mc. previsto dalla legge regionale applicabile, senza che il richiedente abbia fornito elementi per escludere dal computo i volumi accessori esterni all'edificio residenziale. 3. Il manufatto non possa qualificarsi come edificio a destinazione residenziale, in quanto privo dei requisiti essenziali di una struttura portante in muratura o in cemento armato, completa di tamponamenti che determinino l'isolamento dell'immobile dalle intemperie e configurino la volumetria fondamentale, nonché di essere stabilmente assicurato al suolo. Pertanto, il diniego di condono edilizio è legittimo quando anche solo una delle suddette condizioni ostative risulti integrata, non essendo necessario che siano soddisfatte tutte e tre le motivazioni indicate dall'amministrazione, purché ciascuna di esse sia autonomamente idonea a sorreggere il provvedimento.

Sentenza completa

N. 00205/2007
REG.RIC.

N. 00936/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00205/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 205 del 2007, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), da intendersi domiciliato agli effetti del presente giudizio presso la segreteria della sezione;

contro

il comune di Terracina, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), da intendersi domiciliato agli effetti del presente giudizio presso la segreteria della sezione;

per l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione

quanto al ricorso principale, dell’ordinanza n. 85827 del 5 dicembre 2006, recante diniego della domanda di sanatoria edilizia presenta…

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