La contemporanea pendenza, davanti al medesimo ufficio giudiziario, di più procedimenti relativi alla stessa causa non è riconducibile all'ambito di disciplina dell'art. 39 c.p.c., comma 1, che postula la pendenza della stessa causa davanti a giudici diversi, ma dà luogo all'applicazione delle disposizioni di cui all'art. 273 c.p.c. Quando tra più giudizi pendenti nello stesso ufficio giudiziario sussistono ragioni di connessione, anche solo impropria, correlate alla necessità di risolvere identiche questioni, trova applicazione l'art. 274 c.p.c., che consente l'adozione di provvedimenti idonei a regolare il rapporto tra tali giudizi, come la riunione o la sospensione di uno di essi. Pertanto, la declaratoria di litispendenza ai sensi dell'art. 39 c.p.c. è preclusa quando i giudizi pendono nello stesso ufficio giudiziario, dovendosi in tal caso fare applicazione delle norme sulla connessione di cui agli artt. 273 e 274 c.p.c.