Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 3853 del 2005

ECLI:IT:TARVEN:2005:3853SENT

Massima

Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'annullare i provvedimenti impugnati, afferma il principio secondo cui l'Amministrazione non può revocare un'autorizzazione paesaggistica e ordinare la sospensione dei lavori di coltivazione di una cava, qualora emerga che l'attività estrattiva è stata svolta nel rispetto del programma quantitativo di estrazione approvato con l'autorizzazione regionale. Infatti, il superamento del volume massimo di materiale estraibile, accertato dall'Amministrazione, deve trovare riscontro effettivo nell'istruttoria, non potendo essere basato su una erronea comprensione del materiale di scarto (cd. "cappellaccio") che non rientra nel calcolo del materiale estrattivo autorizzato. In tali casi, il ricorso del titolare della cava deve essere accolto e le spese di giudizio, ivi comprese quelle del verificatore, poste a carico dell'Amministrazione soccombente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, seconda Sezione, con l'intervento dei signori magistrati:
((omissis)) f.f., relatore
((omissis))
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 3557/2004 proposto dalla S.N.C. CAVE TRACHITE DI ZOVON di ((omissis)), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con elezione di domicilio presso lo studio degli stessi in Mestre, Via Cavallotti 22;
CONTRO
il Parco Regionale dei Colli Euganei in persona del Presidente pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti Gianluigi e ((omissis)), con elezione di domicilio presso lo studio dell'avv. ((omissis)) in Venezia, S.Croce 312/A;
la Regione Veneto, in persona del Presidente pro tempore, non costituita in giudizio;
la Provincia di Padova, in persona del Presidente pro tempore, non costituita in giudizio;
PER
l'annu…

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