Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 433 del 2024

ECLI:IT:TARTOS:2024:433SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora quest'ultima dichiari espressamente di non avere più interesse alla decisione della controversia. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a definire la causa con sentenza dichiarativa dell'improcedibilità del ricorso, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), del Codice del processo amministrativo, compensando integralmente le spese di giudizio tra le parti in ragione della complessità delle questioni trattate. Il giudice, infatti, non può pronunciarsi nel merito della controversia quando la parte ricorrente abbia manifestato il venir meno del proprio interesse all'annullamento degli atti impugnati, essendo tale interesse il presupposto indefettibile per l'esercizio dell'azione giurisdizionale. La dichiarazione di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse consente di definire il giudizio senza entrare nel merito della controversia, in ossequio al principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo. La compensazione integrale delle spese di giudizio, inoltre, trova giustificazione nella complessità delle questioni trattate, che hanno richiesto un approfondito esame da parte del giudice amministrativo, nonostante l'intervenuta dichiarazione di improcedibilità del ricorso. Tale soluzione consente di realizzare un equo bilanciamento tra le posizioni delle parti, evitando di porre a carico della parte soccombente l'intero onere delle spese processuali.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/04/2024

N. 00433/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00987/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 987 del 2018, proposto da Eni S.p.A., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in persona del Ministro
pro tempore
; Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Commissione Istruttoria per L'Autorizzazione Integrata, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliataria legal…

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