Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13395 del 28 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:13395PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il ruolo di "palo" svolto dall'imputato nell'esecuzione del reato di furto aggravato, in quanto funzionale a facilitare la realizzazione dell'attività criminosa e a garantire l'impunità dei correi, esclude l'applicabilità dell'attenuante di cui all'art. 114 c.p. relativa alla minima importanza del contributo. Ai fini della configurabilità dell'attenuante del danno di speciale tenuità di cui all'art. 62, n. 4, c.p., il giudice di merito deve valutare complessivamente il pregiudizio cagionato, tenendo conto non solo del valore monetario della refurtiva, ma anche del danno arrecato ai beni e alle cose; tale valutazione, risolvendosi in un accertamento di circostanze fattuali, è riservata al giudice di merito e non è censurabile in sede di legittimità se immune da vizi logici e giuridici. La concessione o meno delle attenuanti generiche è un giudizio di fatto rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, che può essere adeguatamente motivato anche in modo implicito attraverso l'esame esplicito di tutti i criteri di cui all'art. 133 c.p.; inoltre, il giudizio di prevalenza o equivalenza tra circostanze attenuanti e aggravanti, previsto dall'art. 69 c.p., può ritenersi adeguatamente motivato se il giudice pone in risalto una sola delle circostanze suscettibili di valutazione di prevalenza o di equivalenza rispetto alle altre.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PI. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 19/05/2006 CORTE APP. SEZ. MINORENNI di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. DIDONE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita';

Udito il difensore Avv. ASTA Pietro.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Pi. Ma. ricorre per cassazione contro la sentenza della Cor…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.