Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8225 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:8225SENT

Massima

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Il giudicato amministrativo, formatosi a seguito di sentenza passata in giudicato, è vincolante per la pubblica amministrazione, la quale è tenuta a darne esecuzione senza indugio, anche mediante la nomina di un commissario ad acta in caso di persistente inerzia. Il principio di effettività della tutela giurisdizionale impone all'amministrazione soccombente di dare tempestiva attuazione alla sentenza definitiva, senza possibilità di opporre ulteriori eccezioni o contestazioni. Il mancato adempimento del giudicato da parte della pubblica amministrazione configura un illecito e legittima il ricorso all'esecuzione forzata, con l'intervento sostitutivo di un commissario nominato dal giudice amministrativo per garantire l'ottemperanza della pronuncia. Tale obbligo di esecuzione del giudicato amministrativo trova fondamento nei principi costituzionali di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione, nonché nel dovere di leale collaborazione tra poteri dello Stato. La mancata esecuzione del giudicato, oltre a ledere il diritto del privato al giusto processo e alla effettività della tutela giurisdizionale, compromette l'autorità e l'efficacia stessa del provvedimento giurisdizionale, vanificandone la funzione di garanzia dei diritti. Pertanto, il giudice amministrativo, nell'ambito dei propri poteri di cognizione e decisione, è tenuto a ordinare l'esecuzione della sentenza passata in giudicato, anche attraverso la nomina di un commissario ad acta, al fine di assicurare il rispetto del principio di legalità e la corretta attuazione del giudicato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter) composta dai signori magistrati: ((omissis)) PERRELLI Presidente; ((omissis)) RESTAINO ((omissis)) AMICUZZI Correlatore; ha emesso la seguente SENTENZA sul ricorso n. 5080 del 2006 proposto da: Ma. Co., rappresentato e difeso dagli avv.ti Ma. Fr. e Ri. Ve. e presso lo studio del primo elettivamente domiciliato in Ro., Via Um. Bo. n. (...); CONTRO il Comune di Ne. in persona del suo legale rappresentante, non costituito in giudizio; per ottenere la esecuzione del giudicato derivante dalla sentenza n. 42 del 25/2/2003 emessa dal giudice monocratico del Tribunale Ordinario di Velletri-Sezione Distaccata di Anzio. Visto il ricorso con i relativi allegati; Visti gli atti tutti della causa; Uditi, alla Camera di Consiglio del 20 novembre 2006, con designazione del ((omissis)) Restaino relatore della causa, i procuratori delle parti come da verbale d'udienz…

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