Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 4 del 2022

ECLI:IT:CGARS:2022:4SENT

Massima

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Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, nell'esercizio della propria funzione giurisdizionale, afferma il principio secondo cui le scelte pianificatorie dell'amministrazione comunale in materia urbanistica, espresse attraverso l'adozione dello strumento generale di governo del territorio o delle relative varianti, sono assistite da ampia discrezionalità e non sono sindacabili dal giudice amministrativo, salvo che risultino inficiate da arbitrarietà o irragionevolezza manifeste, ovvero da travisamento dei fatti in ordine alle esigenze che si intendono in concreto soddisfare, risultino incoerenti con l'impostazione di fondo dell'intervento pianificatorio o siano apertamente in contrasto con le caratteristiche oggettive del territorio. L'onere di motivazione gravante sull'amministrazione in sede di adozione di uno strumento urbanistico, salvo i casi in cui le scelte incidano su zone territorialmente circoscritte ledendo legittime aspettative, è di carattere generale e risulta soddisfatto con l'indicazione dei criteri che sorreggono le scelte effettuate, senza necessità di una motivazione puntuale e "mirata". Pertanto, la classificazione di un'area come zona A1 - verde storico, in ragione di prevalenti considerazioni di carattere monumentale e ambientale ascrivibili al terreno in questione in quanto facente parte integrante di un contesto storico, è legittima ove risulti sorretta da una motivazione che, pur sintetica, evidenzi i criteri generali che hanno guidato la scelta pianificatoria, senza che sia necessaria una puntuale e dettagliata motivazione in ordine alla specifica area interessata. Il vizio di disparità di trattamento postula la presenza di situazioni identiche o almeno analoghe nei tratti essenziali e caratterizzanti, non essendo sufficiente a dimostrare la sussistenza del vizio il riferimento generico ad altri provvedimenti in ipotesi favorevoli per i relativi destinatari. Inoltre, il destinatario di un provvedimento sfavorevole legittimo non può invocare come sintomo di eccesso di potere un provvedimento più favorevole, il quale potrebbe, in via di mera ipotesi, non essere legittimo, adottato nei confronti di un destinatario che si trovi in una situazione analoga.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/01/2022

N. 00004/2022REG.PROV.COLL.

N. 00790/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 790 del 2018, proposto da
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via Torquato Tasso, 4;

contro

Assessorato Regionale del Territorio e dell'Ambiente, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, domiciliataria
ex lege
in Palermo, via Villareale, 6;
Comune di Palermo, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvo…

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