Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32397 del 30 agosto 2010

ECLI:IT:CASS:2010:32397PEN

Massima

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Il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa di cui all'art. 416-bis c.p. è un reato permanente, per cui la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari non viene meno per il solo decorso di un certo lasso di tempo dalla commissione dei fatti, in assenza di prova dello scioglimento del sodalizio criminoso o della recessione dell'indagato dallo stesso. Ai fini della valutazione della gravità indiziaria, il giudice di merito può legittimamente fondare il proprio apprezzamento su una pluralità di dichiarazioni di collaboranti di giustizia, ritenute attendibili e credibili in ragione del reciproco riscontro e del conforto costituito dall'esito di intercettazioni, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità, essendo precluso il controllo sulla specifica consistenza degli elementi indizianti o probatori e sulla scelta di quelli ritenuti determinanti. Parimenti, non costituisce vizio di motivazione la mancata confutazione di una diversa valutazione degli elementi probatori operata dalla difesa, atteso che il controllo di legittimità è limitato alla sussistenza dei requisiti minimi di esistenza e di logicità della motivazione, senza estendersi alle incongruenze logiche non macroscopiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco Pao - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesc - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Vi. Fr. , n. a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di' Caltanissetta, emessa il 16.3.2010;

- letti il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita la relazione del cons. Dott. F. Ippolito;

- udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Selvaggi Eugenio, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

- udito il difensore avv. G. Lucido, c…

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