Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 933 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:933SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, non richiedendo una specifica valutazione dell'interesse pubblico prevalente o una comparazione con gli interessi privati coinvolti. La mera descrizione dell'abuso accertato costituisce presupposto sufficiente per l'adozione della misura sanzionatoria, senza che l'amministrazione sia tenuta a verificare la possibile sanabilità degli interventi. L'ordine di demolizione può essere legittimamente adottato anche a distanza di tempo dalla commissione dell'illecito, non essendo rilevante il mero decorso del tempo ai fini della legittimazione dell'edificazione abusiva, né potendosi configurare un affidamento tutelabile del privato sulla conservazione di una situazione di fatto contra legem. Ai fini della motivazione dell'ordine di demolizione, non è necessaria l'analitica individuazione dell'area da acquisire al patrimonio comunale in caso di inottemperanza, essendo sufficiente la descrizione delle opere abusive. L'onere di provare la risalenza di un manufatto ad epoca anteriore all'introduzione del sistema autorizzatorio edilizio grava sul privato, non essendo sufficiente una generica relazione tecnica illustrativa priva di adeguati riscontri documentali. Le tettoie, anche se realizzate con materiali leggeri e non saldamente ancorate al suolo, costituiscono comunque interventi di nuova costruzione soggetti al previo rilascio del permesso di costruire, la cui mancanza legittima l'applicazione della sanzione demolitoria, non essendo invocabile il regime sanzionatorio alternativo della sola sanzione pecuniaria. La nozione di pertinenza urbanistica, ai fini dell'esenzione dall'obbligo del permesso di costruire, è più restrittiva rispetto a quella civilistica, richiedendo sia l'esiguità dimensionale del manufatto, sia il suo collegamento funzionale inscindibile con l'edificio principale, condizioni che non ricorrono per opere di rilevanti dimensioni e destinate ad un utilizzo autonomo.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/02/2019

N. 00933/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02427/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 c.p.a.
sul ricorso numero di registro generale 2427 del 2010, proposto da
GIOVANNI NIOLA, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con il quale è elettivamente domiciliato in Napoli al Viale A. Gramsci n. 19;

contro

COMUNE DI GIUGLIANO IN CAMPANIA, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)) in sostituzione dell’Avv. ((omissis)), presso il quale è elettivamente domiciliato in Napoli alla ((omissis)) n. 3;

per l'annullamento

a) della disposizione dirigenziale del Comune di Giugliano in Campania n. 230/09 del 20 ottobre 2009, recante l’ordine di demolizione di vari manufatti abusivi realizzati nel territori…

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