Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33553 del 24 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:33553PEN

Massima

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Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina di cui all'art. 12, comma 3, del D.Lgs. n. 286/1998 ha natura di reato di pericolo o a consumazione anticipata, per cui non è necessario che l'agente realizzi la condizione sufficiente a procurare l'ingresso illegale dello straniero nel territorio dello Stato, essendo sufficiente che egli ponga in essere una condotta teleologicamente connessa al potenziale ingresso illegale, costituente elemento della sequenza procedimentale finalizzata al rilascio del titolo di soggiorno. Le fattispecie previste dal comma 3 dell'art. 12 configurano circostanze aggravanti del reato di pericolo di cui al comma 1 dello stesso articolo, con la conseguenza che il giudice, una volta riconosciute le attenuanti generiche, è tenuto a procedere al necessario giudizio di comparazione con la contestata aggravante, al fine di determinare il trattamento sanzionatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Ann - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizi - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/07/2016 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ROSA ANNA SARACENO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr…

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