La compatibilità di un impianto distributore di carburanti con la sicurezza della circolazione stradale, ai sensi dell'art. 1, commi 112 e 113 della legge n. 124/2017, deve essere valutata non solo in relazione alla necessità di una parziale occupazione della corsia di marcia durante le operazioni di rifornimento, ma anche in considerazione di tutti gli altri fattori di contesto, quali la vicinanza dell'impianto alle intersezioni stradali e la conseguente commistione dei flussi veicolari, che possono incidere sulla sicurezza della circolazione. L'amministrazione comunale, pertanto, nel valutare il progetto di adeguamento dell'impianto presentato dal gestore, è tenuta a verificare se le soluzioni tecniche proposte siano idonee a eliminare o ridurre in modo significativo i rischi per la sicurezza stradale, senza limitarsi a un mero riscontro della sussistenza della causa di incompatibilità normativa. Ove le criticità permangano, l'amministrazione può legittimamente negare l'autorizzazione all'adeguamento e procedere alla revoca dell'autorizzazione all'esercizio dell'impianto, in quanto incompatibile con le esigenze di tutela della sicurezza della circolazione stradale, a prescindere da precedenti autorizzazioni rilasciate in epoca antecedente all'entrata in vigore della normativa di settore.