Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33317 del 28 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:33317PEN

Massima

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Il vincolo associativo di tipo mafioso si instaura nella prospettiva di una futura permanenza nell'organizzazione a tempo indeterminato e si protrae fino allo scioglimento della consorteria, potendo essere significativo della cessazione del carattere permanente della partecipazione soltanto l'avvenuto recesso volontario, che deve essere accertato in virtù di una condotta esplicita, coerente e univoca, e non in base a elementi indiziari di incerta valenza. Pertanto, la mera vicinanza o conoscenza di esponenti dell'associazione mafiosa, anche se risalente nel tempo, non è di per sé sufficiente a escludere la sussistenza del vincolo associativo, in assenza di un recesso volontario e inequivocabile da parte dell'indagato. I gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa possono desumersi anche da intercettazioni avvenute diversi anni prima, qualora il contenuto delle conversazioni riveli una chiara conoscenza delle dinamiche organizzative dell'associazione e un contributo significativo dell'indagato alle attività della consorteria, nonché la permanenza del vincolo associativo nel tempo. L'omesso deposito degli atti relativi alle intercettazioni disposte in altro procedimento, ivi compresi i nastri di registrazione, presso l'autorità competente per il diverso procedimento, non ne determina l'inutilizzabilità, in quanto tale sanzione non è prevista dalla legge e non rientra nel novero di quelle aventi carattere tassativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2210/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 10/12/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott, GIUSEPPE DE MARZO;

sentite le conclusioni del PG Dott. CARDINO Alberto che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'avv. (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 10…

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