Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8658 del 6 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:8658PEN

Massima

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Il possesso della refurtiva, unitamente ad altri elementi probatori, può essere sufficiente a ritenere l'imputato responsabile del reato di ricettazione, anche in assenza di una confessione esplicita, purché la motivazione della sentenza sia congrua e aderente alle risultanze processuali. La valutazione della gravità del fatto, della personalità dell'imputato e dei precedenti penali costituisce adeguata motivazione per la determinazione della pena e la concessione o meno delle attenuanti generiche, senza che sia necessaria una nuova e completa motivazione laddove i motivi di appello ripropongano le stesse argomentazioni già esaminate in primo grado. Ai fini della distinzione tra il reato di ricettazione e quello di favoreggiamento reale, il criterio dirimente è rappresentato dalla finalità di conseguire un profitto, sicché l'attività di aiuto all'autore di un reato già consumato, se determinata da tale scopo, integra il delitto di ricettazione. La violazione del termine a comparire davanti al Tribunale, previsto dall'articolo 552 c.p.p., comma 3, non determina la nullità assoluta del decreto di citazione a giudizio, bensì una nullità generale di carattere intermedio, rilevabile d'ufficio e deducibile dalla parte interessata prima dell'apertura del dibattimento, con diritto a un termine a difesa che assicuri il godimento dei termini complessivamente stabiliti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 9127/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del 22/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/12/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Sostituto Procuratore Generale dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

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