Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27648 del 15 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:27648PEN

Massima

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Il decorso del termine prescrizionale del reato di diffamazione, maturato prima della pronuncia della sentenza di primo grado, comporta l'estinzione del reato e l'impossibilità per il giudice di pronunciarsi sulle statuizioni civili, in quanto la decisione del giudice dell'impugnazione sugli effetti civili del reato estinto presuppone che la causa estintiva sia sopravvenuta alla sentenza emessa dal giudice di primo grado che ha pronunciato sugli interessi civili. Pertanto, qualora la causa di estinzione del reato preesista alla sentenza di primo grado ed il giudice erroneamente non l'abbia dichiarata, non sussistono i presupposti di operatività dell'articolo 578 c.p.p., poiché tale decisione presuppone una precedente pronuncia di condanna sulle statuizioni civili validamente emessa e gli effetti della sentenza di secondo grado devono essere riportati al momento in cui è stata emessa quella di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Sa. Pr. , nato (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Roma del 27.4.2009;

sentita la Relazione svolta dal Cons. Dr. ((omissis));

Sentite le Requisitorie del PG. (nella persona del Cons. Dr. ((omissis))), che ha chiesto l'annullamento senza rinvio limitatamente alle statuizioni civili;

Per il ricorrente e' presente l'avv. FEDERICO Pietro del foro di Roma che si riporta al ricorso ed insiste per i…

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