Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29144 del 19 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:29144PEN

Massima

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Il possesso di sostanze stupefacenti per uso personale, pur essendo illecito, non integra il reato di detenzione ai fini di spaccio qualora non vi siano elementi sufficienti a dimostrare la destinazione della droga a terzi. Tuttavia, il quantitativo e le modalità di acquisto della sostanza stupefacente possono costituire indici sintomatici della finalità di cessione a terzi, superando la presunzione di uso personale. In tali casi, la detenzione di quantitativi rilevanti di droga, non compatibili con il fabbisogno di un singolo consumatore e acquistati con disponibilità economiche non giustificate dall'attività lavorativa dell'indagato, integra il reato di detenzione illecita di stupefacenti per finalità di spaccio, giustificando l'applicazione di una misura cautelare personale più grave rispetto agli arresti domiciliari. Tuttavia, la valutazione complessiva degli elementi di fatto deve condurre a escludere il reato di detenzione a fini di spaccio quando, pur in presenza di quantitativi non esigui di droga, emergano circostanze concrete che depongano per l'uso esclusivamente personale della sostanza, come lo stato di tossicodipendenza dell'indagato e l'assenza di altri indizi di un'attività di cessione a terzi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - rel. Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Palermo nel p.p. nei confronti di:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la ordinanza del 7 ottobre 2011 del tribunale di Palermo;

Udita la relazione fatta in pubblica udienza dal Consigliere Giovanni Amoroso;

Udito il P.M., in persona del S. Procuratore Generale dott. IZZO Gioacchino che ha concluso per l'accoglimento del ricorso del P.M..

La Corte osserva:

RITENUTO IN …

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