Cassazione penale Sez. II sentenza n. 49466 del 29 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49466PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere legittimamente disposto quando sussistono elementi concreti e specifici, desumibili dagli atti di indagine, che giustificano il fumus del reato ipotizzato e il pericolo di dispersione o alterazione delle cose pertinenti al reato, anche in assenza di una piena prova della responsabilità dell'indagato. In particolare, il sequestro è legittimo quando risulta che i beni sottoposti a vincolo sono strettamente collegati ai reati commessi e necessitano di accertamenti sulla loro origine, come nel caso di rinvenimento di veicoli con numeri di telaio contraffatti provenienti da furti all'estero. In tali ipotesi, la motivazione del provvedimento cautelare reale deve essere logica, coerente e completa, spiegando in modo chiaro le ragioni che giustificano la misura, senza che sia necessaria una dimostrazione piena della responsabilità dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/05/2018 del TRIBUNALE del RIESAME di VERONA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PARDO IGNAZIO;
sentite le conclusioni del P.G. Dr. MARINELLI Felicetta che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con ordinanza in data 24 maggio 2018 il tribunale del riesame di Verona rigettava l'istanza di riesame proposta da (OMISSIS) avverso il decreto di convalida del seques…

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