Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza breve n. 173 del 2012

ECLI:IT:TARRC:2012:173SENB

Massima

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Il potere di ordinanza del Sindaco ai fini della tutela della "sicurezza urbana" di cui all'art. 54, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000 e al D.M. 5 agosto 2008 può essere esercitato solo quando la violazione delle norme che tutelano i beni previsti dalle disposizioni citate non assuma rilevanza solo in sé considerata, ma costituisca la premessa per l'insorgere di fenomeni di criminalità capaci di minare la sicurezza pubblica. Pertanto, l'esigenza di rilascio e sgombero di un "modulo abitativo" di proprietà comunale, abusivamente occupato, non appare riconducibile alla tutela della sicurezza pubblica, e il relativo provvedimento di sgombero adottato dal Sindaco in forza di tale potere di ordinanza deve essere annullato, ferma restando la potestà dell'amministrazione di agire a tutela del suo patrimonio immobiliare con gli specifici strumenti "ordinari" previsti dalla legge. La nozione di "sicurezza urbana" di cui all'art. 54, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000 e al D.M. 5 agosto 2008 deve essere interpretata in chiave costituzionalmente orientata, e deve farsi coincidere con la "sicurezza pubblica", vale a dire con l'attività di prevenzione dei fenomeni criminosi che minacciano i beni fondamentali dei cittadini, senza poter essere estesa fino a comprendere quegli strumenti volti all'eliminazione dei fenomeni di degrado che possono affliggere i centri urbani, ma non sono necessariamente correlati con esigenze di repressione della criminalità. Il potere di ordinanza del Sindaco ai fini della tutela della "sicurezza urbana" non può, pertanto, essere esercitato per finalità diverse dalla prevenzione di fenomeni criminosi che minacciano la sicurezza pubblica. L'annullamento del provvedimento di sgombero adottato dal Sindaco in forza del potere di ordinanza di cui all'art. 54, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000 e al D.M. 5 agosto 2008 non preclude all'amministrazione comunale di agire a tutela del suo patrimonio immobiliare con gli specifici strumenti "ordinari" previsti dalla legge. Tuttavia, l'esercizio di tali strumenti ordinari deve avvenire nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza, evitando soluzioni sproporzionate o irragionevoli rispetto all'obiettivo di tutela del patrimonio pubblico.

Sentenza completa

N. 00056/2012
REG.RIC.

N. 00173/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00056/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 56 del 2012, proposto da:
Veronica Mezzatesta, rappresentata e difesa dall'avv. Marco Tullio Martino, con domicilio eletto presso lo studio di questi in Reggio Calabria, via Nicolò da Reggio, 14;

contro

Comune di Reggio di Calabria, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Mario De Tommasi, con domicilio eletto presso lo studio di questi in Reggio Calabria, via Castello, 1;

per l'annullamento

dell'ordinanza del Sindaco di Reggio Calabria n. 1212 del 17.10.2011, che ingiunge al ricorrente e ad…

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