Cassazione penale Sez. II sentenza n. 56405 del 14 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:56405PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di misure cautelari, è tenuto ad esaminare e confutare in modo puntuale e congruo le specifiche contestazioni difensive, senza limitarsi ad una mera elencazione degli elementi indiziari, al fine di assicurare un adeguato controllo sulla logicità e completezza della motivazione. Infatti, l'omissione di un esame approfondito delle deduzioni difensive, volte a contestare la ricostruzione accusatoria, determina un vizio di motivazione che comporta l'annullamento del provvedimento cautelare e il rinvio al giudice di merito per un nuovo esame. Ciò in quanto il giudice è tenuto a valutare in modo critico e analitico tutti gli elementi di prova, a confrontarli con le argomentazioni difensive e a fornire una motivazione esaustiva e convincente in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, al fine di giustificare adeguatamente l'adozione di misure cautelari, che incidono in modo significativo sulla libertà personale e sulla presunzione di innocenza dell'indagato. Solo attraverso un'attenta disamina delle deduzioni difensive e una puntuale confutazione delle stesse, il giudice può pervenire ad una valutazione completa e corretta del quadro indiziario, nel rispetto dei principi di terzietà e imparzialità che devono informare l'esercizio della funzione giurisdizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI - Consigliere

Dott. SGADARI - est. Consigliere

Dott. ARIOLLI - Consigliere

Dott. SARACO - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/09/2018 del Tribunale di L'Aquila,
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere, Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, il Tr…

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