Cassazione penale Sez. V sentenza n. 50849 del 30 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:50849PEN

Massima

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Il delitto di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. si configura quando sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine all'inserimento stabile dell'imputato nell'organizzazione criminale, caratterizzata da una struttura gerarchica e da una forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo, tale da condizionare le scelte e le condotte delle vittime e delle istituzioni pubbliche. Tali indizi possono desumersi da una pluralità di elementi probatori, quali il ruolo apicale ricoperto dall'imputato all'interno dell'organizzazione, i suoi contatti e la collaborazione con altri esponenti di vertice della consorteria, nonché il suo concreto contributo a reati-fine tipicamente mafiosi, come l'assunzione di appalti di lavori edili ottenuti grazie all'intervento intimidatorio del sodalizio, l'esecuzione di atti di ritorsione nei confronti di soggetti ritenuti nemici dell'organizzazione, o l'intermediazione tra diversi gruppi criminali per il coordinamento delle rispettive attività illecite. L'accertamento della sussistenza dell'elemento soggettivo del delitto, ovvero della consapevolezza dell'imputato di contribuire alle attività del gruppo mafioso, può desumersi dalla natura e dalla rilevanza del suo apporto alle finalità dell'associazione, senza che sia necessaria la prova di una formale adesione o di una partecipazione diretta a specifici reati-fine. Il giudizio di sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza è censurabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione, non potendosi sostituire a tale valutazione una diversa ricostruzione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. SCARLINI E. V. S. - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/04/2016 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
lette le conclusioni del PG Dott. CASELLA Giuseppina che conclude per il rigetto;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che conclude per l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1 - Con ordinanza del 4 aprile 2016 il Tribunale di Palermo, sezione per il riesame, confermava l'ordinanza del Giudice per le indagini p…

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