Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15645 del 26 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:15645PEN

Massima

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Le dichiarazioni della persona offesa, anche se costituita parte civile, possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell'affermazione di penale responsabilità dell'imputato, previa verifica più penetrante e rigorosa rispetto a quella cui vengono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone, della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto. Il giudice di merito può fondare la propria decisione sulle dichiarazioni della persona offesa, valutandone criticamente la credibilità e l'attendibilità, anche alla luce di altri elementi di prova, come le testimonianze di soggetti terzi e la documentazione medica, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità, purché la motivazione sia logica e coerente. Il sindacato di legittimità sulla motivazione è limitato ai soli vizi di macroscopica evidenza, non potendosi sostituire la valutazione del giudice di merito con una diversa ricostruzione, pur logica, degli elementi probatori. Inoltre, la concessione o il diniego delle circostanze attenuanti, ivi compresa la sospensione condizionale della pena, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale può fondarle sulla pericolosità dell'imputato desunta non solo dai precedenti penali, ma anche dalle modalità violente del fatto, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità, purché la decisione sia sorretta da argomentazioni logiche e giuridicamente corrette.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. VENEGONI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/02/2020 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SESSA RENATA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MIGNOLO OLGA, ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso, con requisitoria scritta ex Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8;
il difensore ha fatto pervenire memorie in cui (Ndr: tes…

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