Il Comune è tenuto a concludere il procedimento amministrativo relativo alla realizzazione di un complesso alberghiero in variante urbanistica entro il termine di legge, senza poter richiedere l'acquisizione di un parere di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (VAS), in quanto tale adempimento non è previsto per i singoli progetti, ma solo per i piani e i programmi. Pur essendo il Comune titolare di un potere discrezionale in materia di pianificazione urbanistica, tale potere deve essere esercitato in modo adeguatamente motivato, tenendo conto dell'indirizzo favorevole emerso dagli atti presupposti del procedimento e dell'affidamento ingenerato nella parte istante. In caso di ulteriore inerzia del Comune, il Tribunale può nominare un Commissario ad acta per la conclusione del procedimento. La massima giuridica sintetizza i seguenti principi di diritto emersi dalla sentenza: 1. Il Comune ha l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo entro il termine di legge, senza poter richiedere adempimenti istruttori non previsti dalla normativa. 2. La valutazione ambientale strategica (VAS) è prevista per i piani e i programmi, ma non per i singoli progetti, per i quali si applica la diversa disciplina della valutazione di impatto ambientale (VIA). 3. Pur essendo il Comune titolare di un potere discrezionale in materia di pianificazione urbanistica, tale potere deve essere esercitato in modo adeguatamente motivato, tenendo conto dell'indirizzo favorevole emerso dagli atti presupposti del procedimento e dell'affidamento ingenerato nella parte istante. 4. In caso di ulteriore inerzia del Comune, il Tribunale può nominare un Commissario ad acta per la conclusione del procedimento. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.