Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24600 del 24 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24600PEN

Massima

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Il diritto di critica, pur essendo un diritto costituzionalmente garantito, trova un limite nel rispetto della reputazione altrui. Le espressioni diffamatorie, anche se formulate nell'ambito di un confronto dialettico, integrano il reato di diffamazione quando eccedono manifestamente i confini del legittimo esercizio di tale diritto, risultando grandemente lesive della reputazione, del prestigio e della credibilità delle persone offese. Ciò si verifica quando le accuse di parzialità e incapacità, rivolte a soggetti che rivestono cariche pubbliche o incarichi di rilievo, non sono sorrette da elementi oggettivi e concreti, ma costituiscono mere valutazioni soggettive e gratuite, comunicate anche a terzi estranei al rapporto, così da determinare un concreto pregiudizio alla loro immagine e onorabilità. L'elemento soggettivo del reato di diffamazione è integrato anche dalla semplice consapevolezza e volontà di rendere note a terzi le espressioni lesive della reputazione altrui, a prescindere dall'intento specifico di nuocere. Pertanto, la richiesta di riservatezza rivolta dall'autore delle condotte diffamatorie non esclude la sussistenza del dolo, in quanto palesa l'intensità della volontà di divulgare le informazioni, pur consapevole del loro carattere lesivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/12/2020 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO CANANZI;
letta la requisitoria scritta depositata in data 11/04/2022, ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. RICCARDI Giuseppe, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITEN…

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