La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: L'approvazione di un progetto definitivo di un'opera pubblica da parte dell'amministrazione competente, ai sensi della legge n. 285/2000, equivale a dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dei lavori, legittimando l'amministrazione ad attivare le relative procedure espropriative e di occupazione temporanea d'urgenza, anche in deroga alla disciplina generale in materia di espropriazioni. Tali procedure espropriative e di occupazione d'urgenza possono essere legittimamente attivate dall'amministrazione competente anche in presenza di un protocollo d'intesa con altri enti pubblici e privati per la realizzazione di un più ampio programma di interventi, qualora tale protocollo non contenga impegni vincolanti per l'amministrazione procedente o non sia stato ancora attuato. L'approvazione del progetto definitivo da parte dell'amministrazione competente comporta inoltre la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera e la conseguente possibilità di introdurre varianti urbanistiche, in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, attraverso la procedura di conferenza di servizi prevista dalla legge n. 285/2000, senza che ciò determini un contrasto con eventuali varianti urbanistiche in itinere.