Il termine di 180 giorni previsto dall'art. 32 della L. 47/1985, come sostituito dall'art. 32 c. 43 del D.L. 269/2003, convertito nella L. 326/2003, per l'esame della richiesta di parere di compatibilità paesistica, ove implicitamente formulata con l'istanza di titolo abilitativo edilizio in sanatoria, deve essere inquadrato nel complessivo procedimento amministrativo volto alla definizione della domanda di condono edilizio, il quale è soggetto a termini perentori stabiliti dalla legge statale e regionale. Pertanto, prima del decorso del termine massimo di 24 mesi previsto per la conclusione del procedimento principale di condono edilizio, non si forma alcun silenzio impugnabile sulla richiesta di parere paesaggistico, né sussiste alcuna lesione per il cittadino-istante. Il parere paesaggistico è un segmento sub-procedimentale che deve essere acquisito dall'amministrazione comunale tramite conferenza di servizi, il cui motivato dissenso da parte delle autorità preposte alla tutela ambientale e paesaggistica preclude il rilascio del titolo abilitativo in sanatoria. In assenza di tale dissenso espresso, il titolo abilitativo in sanatoria deve essere rilasciato sulla base della compatibilità paesaggistica accertata.