Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23299 del 29 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:23299PEN

Massima

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Il terzo titolare di un diritto di garanzia reale su un bene confiscato in via definitiva, per ottenere il riconoscimento del proprio credito, deve dimostrare non solo la propria estraneità all'illecito pregresso, ma anche l'affidamento incolpevole, inteso come applicazione, in sede contrattuale, di un livello di media diligenza, tale da escludere ogni rimproverabilità di tipo colposo. Nella valutazione della buona fede del creditore, il tribunale tiene conto delle condizioni delle parti, dei rapporti personali e patrimoniali tra le stesse, del tipo di attività svolta dal creditore, anche con riferimento al ramo di attività, alla sussistenza di particolari obblighi di diligenza nella fase precontrattuale, nonché, in caso di enti, delle dimensioni degli stessi. L'applicazione della confisca non determina l'estinzione del diritto di garanzia, ma il creditore deve dimostrare la propria buona fede, non essendo sufficiente la mera anteriorità dell'iscrizione ipotecaria rispetto all'apposizione del vincolo cautelare. Il tribunale può rigettare l'istanza di ammissione del credito qualora rilevi l'incauto affidamento del creditore, desunto da elementi quali la manifesta insolvibilità del debitore e dei fideiussori, l'assenza di preventivi accertamenti sulla solvibilità degli stessi, nonché la riconducibilità del debitore a soggetti legati ad attività illecite, anche sulla base di emergenze provenienti dal procedimento di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) S.P.A.;

avverso l'ordinanza n. 9/2014 TRIBUNALE di ROMA, del 22/09/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPOZZI ANGELO;

lette le conclusioni del PG Dott. IZZO Giacchino, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 22.9.2014 il Tribunale di Roma ha rigettato la domanda Legge n. 228 del 2012, ex articolo 1, comma 199 depositata il 17.3.2014 nell'interesse di (OMISSI…

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