Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41174 del 3 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:41174PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione delle risultanze probatorie a quella compiuta dai giudici di merito, salvo che non ravvisi vizi di manifesta illogicità o irrazionalità della motivazione stessa. Il giudizio sulla sussistenza delle circostanze attenuanti generiche rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale può motivare il diniego anche sulla base di un solo elemento rilevante attinente alla personalità dell'imputato o alle modalità di commissione del reato, senza necessità di un'analitica valutazione di tutti i fattori indicati nell'art. 133 c.p. Inoltre, il giudice di legittimità non può sindacare le valutazioni di fatto compiute dal giudice di merito in ordine alla concessione della sospensione condizionale della pena, se adeguatamente motivate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 22/02/2013 dalla Corte di appello di Venezia;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. MICHELI Paolo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

udito per la ricorrente l'Avv. (OMISSIS), i…

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