La revoca di una concessione di spazio acqueo per mancato utilizzo regolare per oltre sei mesi, ai sensi dell'art. 4, comma 2, del Regolamento per la circolazione acquea del Comune di Venezia, non è legittima qualora il concessionario dimostri che nel periodo di riferimento l'imbarcazione è rimasta ricoverata in altra località per lo svolgimento di necessarie operazioni di manutenzione e/o riparazione. In tali casi, infatti, il mancato utilizzo della concessione non può essere imputato a negligenza o inadempimento del concessionario, ma a circostanze oggettive e giustificate che escludono la decadenza della concessione. Il principio di tutela dell'affidamento e del legittimo esercizio del diritto, nonché il dovere di correttezza e buona fede della pubblica amministrazione, impongono di riconoscere la permanenza della concessione in capo al titolare, ove egli abbia fornito adeguata prova delle ragioni che hanno impedito il regolare utilizzo dello spazio acqueo nel periodo considerato. La revoca della concessione in tali ipotesi, pertanto, si configura come un esercizio illegittimo del potere amministrativo, in violazione dei principi di legalità, proporzionalità e ragionevolezza, con conseguente diritto del concessionario all'annullamento del provvedimento di revoca.