Il mancato rispetto del termine di almeno tre giorni per la notifica dell'avviso di fissazione dell'udienza di riesame al difensore dell'indagato, previsto dall'art. 309, comma 8, c.p.p., integra una nullità di ordine generale ai sensi dell'art. 178, comma 1, lett. c), c.p.p., che si propaga all'ordinanza emessa dal tribunale, determinandone l'annullamento con rinvio, senza che ciò comporti la perdita di efficacia della misura cautelare, in quanto tale nullità non è equiparabile all'inesistenza del provvedimento ai sensi dell'art. 309, comma 10, c.p.p. Il termine di cui all'art. 309, comma 8, c.p.p. deve essere computato non dalla data di spedizione, ma da quella di ricezione dell'avviso da parte del destinatario, e l'eccezione di irregolarità della notifica, tempestivamente sollevata dal difensore, deve essere presa in considerazione dal giudice anche se pervenuta nella stessa giornata dell'udienza, purché in tempo utile per la discussione. Il diritto di difesa dell'indagato, tutelato dall'art. 24 Cost., impone il rispetto rigoroso delle garanzie procedurali previste dalla legge, tra le quali rientra la notifica dell'avviso di fissazione dell'udienza di riesame al difensore nel termine stabilito, a pena di nullità del procedimento e del provvedimento conclusivo, senza che ciò incida sull'efficacia della misura cautelare.