Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39946 del 24 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:39946PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari deve essere adeguatamente motivato, indicando in modo specifico i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari che ne hanno giustificato l'adozione, anche attraverso il richiamo ad altri atti del procedimento che ne costituiscano parte integrante. L'eventuale carenza motivazionale non determina la nullità del provvedimento, ma può comportare la necessità di integrazioni o precisazioni da parte del giudice competente, al fine di assicurare il pieno esercizio del diritto di difesa dell'indagato. Il giudice del riesame, ove riscontri una motivazione insufficiente, non può dichiarare la nullità del provvedimento per difetto assoluto di motivazione, ma deve provvedere alle necessarie integrazioni, rimettendo gli atti al giudice che ha emesso l'ordinanza cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di;

nei confronti di:

1) DE. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 11/03/2008 TRIB. LIBERTA' di CATANIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA' VITO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dott. CIAMPOLI Luigi, che chiede l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;

udito l'avv. NAPOLI…

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