Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38860 del 28 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:38860PEN

Massima

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Il concorso formale di reati si configura quando, nel medesimo contesto fattuale, l'agente usa violenza o minaccia per opporsi a più pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio mentre compiono atti del loro ufficio o servizio, in quanto la resistenza o la minaccia per opporsi a ciascun pubblico ufficiale costituisce un autonomo reato di resistenza ex art. 337 c.p., poiché l'azione, pur ledendo unitariamente il pubblico interesse alla tutela del normale funzionamento della pubblica funzione, si traduce in altrettante e distinte offese al libero espletamento dell'attività da parte di ogni singolo pubblico ufficiale. Pertanto, la condotta di chi, nel medesimo contesto, si oppone con violenza o minaccia a più pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio che compiono atti del loro ufficio o servizio, integra un concorso formale omogeneo di reati di resistenza ex art. 337 c.p., e non un unico reato, in quanto il bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice è il regolare svolgimento dell'attività della pubblica amministrazione e non l'integrità fisica del singolo pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio. Pertanto, in tali casi, la pena deve essere aumentata ai sensi dell'art. 81, comma 1, c.p. per il concorso formale di reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore generale presso la Corte di appello di Brescia;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 9/12/2021 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Costanzo Angelo;
sentito il Sostituto Procuratore generale TRONCONE Fulvio che ha concluso per l'annullamento della sentenza con rinvio per il giudizio.
RITENUTO IN FATTO<…

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