Cassazione penale Sez. V sentenza n. 577 del 8 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:577PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve procedere a un esame unitario e complessivo della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità oggettiva delle sue dichiarazioni, verificando altresì la presenza di riscontri esterni individualizzanti, idonei a confermare dall'esterno il racconto del collaboratore non solo nella parte concernente la sussistenza del fatto-reato, ma anche in quella relativa alla riferibilità dell'azione delittuosa all'indagato. Tali riscontri, pur non dovendo raggiungere il livello di certezza richiesto per la pronuncia di una sentenza di condanna, devono comunque essere dotati di una propria attitudine dimostrativa di pregnanza tale da farli assurgere al valore di veri e propri indizi a carico dell'indagato, in grado di fondare una ragionevole e alta probabilità di colpevolezza. Il movente del reato, se adeguatamente motivato, può costituire un elemento utile allo svolgimento del percorso logico diretto a riconoscere valenza probatoria agli altri indizi acquisiti, fungendo da criterio di valutazione e chiave di lettura dell'insieme degli elementi probatori raccolti. Ai fini dell'integrazione dell'aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso, è sufficiente che le modalità della condotta evochino la forza intimidatrice tipica dell'agire mafioso, anche in relazione all'agevolazione dell'attività di un'associazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. MOROSINI E.M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 12/07/2018 del TRIBUNALE di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MIGNOLO Olga, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
uditi il difensori, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'annullamento dell'ordinanza impugnata, avv. (OMISSIS), che ha concluso chieden…

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