Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3832 del 28 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:3832PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il divieto di accesso agli stadi e l'obbligo di presentazione periodica presso un ufficio di polizia, quali misure di prevenzione atipiche, possono essere legittimamente adottati dall'autorità amministrativa solo in presenza di sufficienti indizi di pericolosità sociale del soggetto, desumibili dalla sua partecipazione attiva ad episodi di violenza in occasione di manifestazioni sportive o dalla sua condotta di incitamento, inneggio o induzione alla violenza. Tali misure, tuttavia, devono essere adeguatamente motivate anche in ordine alla necessità e all'urgenza della loro adozione, in conformità ai principi costituzionali che regolano la limitazione della libertà personale. In particolare, la motivazione sulla necessità non richiede necessariamente formule esplicite, potendo desumersi dalla gravità del fatto e dalla pericolosità del soggetto, mentre la motivazione sull'urgenza è necessaria solo nei casi in cui il provvedimento è destinato ad avere esecuzione prima dell'intervento del giudice. Qualora intercorra un notevole lasso di tempo tra il fatto che ha dato origine alla misura e la sua concreta applicazione, l'autorità amministrativa ha il dovere di motivare anche sull'attualità della pericolosità sociale del soggetto. Il giudice della convalida, nel valutare la legittimità del provvedimento, deve verificare il rispetto di tali presupposti e, ove riscontri carenze motivazionali, in particolare in relazione alla durata della misura e all'obbligo di presentazione periodica, deve annullare il provvedimento con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di D'. Ma., nato a (OMESSO);

avverso il provvedimento del giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Chieti del 16 novembre del 2007;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Ciro Petti;

letta la requisitoria del procuratore generale nella persona del Dott. Vito D'Ambrosio, il quale ha concluso per l'accoglimento del ricorso;

letti il ricorso e l'ordinanza denunciata.

Osserva quanto segue:

IN FATTO E IN DIRITTO

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.