Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7491 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:7491SENT

Massima

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Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile realizzato anteriormente all'entrata in vigore della legge regionale n. 15/2008, senza la realizzazione di opere edilizie, non può essere sanzionato con la demolizione e la rimessione in pristino, in quanto tale normativa non può essere applicata retroattivamente a fattispecie già perfezionatesi in precedenza, in ossequio al principio di irretroattività della legge penale e sanzionatoria. In tali casi, la sanzione applicabile è quella pecuniaria prevista dalla previgente normativa, essendo preclusa l'adozione di misure demolitorie e ripristinatorie. Il mutamento di destinazione d'uso, se non accompagnato da interventi edilizi, non comporta l'obbligo di ripristino della destinazione originaria, in assenza di espressa previsione normativa. L'Amministrazione non può imporre la rimessione in pristino di una situazione di fatto consolidatasi in epoca antecedente all'entrata in vigore della nuova disciplina, in quanto ciò violerebbe il principio di irretroattività della legge sfavorevole. La classificazione catastale di un immobile non è determinante ai fini dell'individuazione della destinazione d'uso, essendo necessario fare riferimento alla situazione di fatto esistente al momento della realizzazione dell'immobile. L'unitarietà della gestione di una struttura ricettiva non è incompatibile con la presenza di diversi proprietari delle singole unità immobiliari che la compongono, non incidendo tale circostanza sulla destinazione urbanistica dell'intero complesso.

Sentenza completa

N. 04687/2012
REG.RIC.

N. 07491/2016 REG.PROV.COLL.

N. 04687/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4687 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, piazza ((omissis)), 27;

contro

Roma Capitale, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

- della determinazione dirigenziale prot. CQ2863 del 13.1.2012, notificata il 20.3.2012, con cui è stata ingiunta l’immediata sospensione dei lavori a Roma ((omissis)) 425;

- della successiva determinazione dirigenziale prot. CQ14844 del 24.2.2012, notificata il 20.3.2012,…

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