Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15647 del 7 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:15647PEN

Massima

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Le dichiarazioni della persona offesa possono essere legittimamente poste a fondamento dell'affermazione di penale responsabilità dell'imputato, previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, che deve essere più penetrante e rigoroso rispetto a quello cui vengono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone. Il giudice non può limitarsi ad affermare l'assenza di "dati oggettivi" dell'ingiuria senza esaminare il contenuto e l'attendibilità delle deposizioni testimoniali, in quanto ciò integra una motivazione apparente e contraddittoria. Pertanto, il giudice di rinvio dovrà procedere all'esame delle dichiarazioni testimoniali, limitatamente al reato di ingiuria, traendone le logiche conseguenze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI COSENZA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6/2013 GIUDICE DI PACE di ACRI, del 31/01/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/02/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dr. ((omissis)), ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUT…

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