Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26474 del 9 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:26474PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di cose costituenti corpo di reato deve essere sorretto da idonea motivazione in ordine alla necessità probatoria, non essendo sufficiente il mero richiamo alla natura di corpo di reato delle cose stesse. Pertanto, il decreto di convalida del sequestro e l'ordinanza di conferma emessa dal giudice del riesame, privi di tale motivazione, devono essere annullati senza rinvio dalla Corte di Cassazione, fermo restando la possibilità per il Pubblico Ministero di disporre un nuovo sequestro sostenuto da adeguata motivazione sui presupposti della misura. Tale principio, affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, mira a garantire il rispetto del diritto di difesa e del principio del contraddittorio, imponendo all'organo dell'accusa l'onere di giustificare in modo specifico l'esigenza probatoria del sequestro, anche per le cose che costituiscono corpo di reato. La motivazione non può limitarsi al mero richiamo della natura di corpo di reato, ma deve illustrare in modo concreto e circostanziato le ragioni per cui il sequestro risulta necessario ai fini della prova, senza che il giudice possa sopperire a tale obbligo motivazionale. Ciò al fine di evitare che il sequestro probatorio, pur legittimato dalla natura di corpo di reato delle cose, possa essere disposto in assenza di una effettiva e comprovata esigenza investigativa e probatoria, con conseguente pregiudizio per la sfera giuridica del soggetto interessato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ONORATO Pierluigi - est. Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. IANNIELLO Antonio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RA. PA., nato a (OMESSO);

avverso la ordinanza resa il 15.11.2006 dal Tribunale per il riesame di Perugia;

visto il provvedimento denunciato e il ricorso;

udita la relazione svolta in Camera di consiglio dal Consigliere Dott. ONORATO PIERLUIGI;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SALZANO Francesco, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della ordinanza;

udito il difensore dell'indagato, Avv. LIB…

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