Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45165 del 11 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45165PEN

Massima

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Il diritto alla restituzione del termine per impugnare la sentenza contumaciale sussiste quando l'imputato, cui sia stato nominato un difensore d'ufficio, non abbia avuto effettiva conoscenza del procedimento e del relativo esito decisorio, in assenza di elementi che dimostrino la sua conoscenza aliunde o la possibilità per il difensore di ufficio di rintracciarlo ed instaurare un effettivo rapporto professionale. La conoscenza dell'accusa contenuta in un provvedimento formale di "vocatio in iudicium" è necessaria affinché possa ritenersi volontaria la rinuncia dell'imputato a comparire, precludendo così la restituzione del termine. Pertanto, la mera circostanza dell'arresto in flagranza di reato, seguito dalla immediata scarcerazione, non comporta di per sé l'effettiva conoscenza del procedimento da parte dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
per la restituzione del termine a proporre impugnazione avverso la sentenza 24/2/2014 della Corte d'appello di Milano;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo accogliersi l'istanza.
RITENUTO IN FATTO
1. Con istanza in data 21/03/2015, (OMISSIS) ha chiesto alla Corte di Cassazione la restituzione del termine per pro…

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